Storia della Nikon

Nikon

Dalla nascita al 1948

Nata nel 1917 (precisamente il 25 Luglio 1917) come industria ottica per la produzione di binocoli e sistemi ottici, anche per la Marina Imperiale Giapponese. Si è evoluta e nei decenni successivi iniziando a produrre fotocamere, prima a telemetro e poi reflex. Inizialmente il suo nome era Nippon Kogaku Kogyo dall’unione di tre società del settore ottico.
Nel 1932 nasce il nome Nikkor per la produzione di obiettivi per fotocamere. Il nome Nikkor deriva dalla contrazione giapponese del nome originario della casa “Nippon Kogaku Kogyo Kobushikigaisha” con l’aggiunta di una “R” finale.
Dal 1934 al 1946, Nikon è il fornitore ufficiale, di obiettivi e tecnologia, della neonata Seiki Kogaku Kenkyusho, azienda che in futuro cambierà nome in Canon.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Nippon Kogaku (che significa ottica giapponese) produceva binocoli, periscopi e altre strumentazioni ottiche per l’Esercito Giapponese, Arrivò ad avere 19 stabilimenti industriali e 23000 dipendenti. Dopo la fine della guerra, la società torno ad usi civili, riducendo i dipendenti a 1400.
Nel 1946 nasce il vero nome Nikon basandosi sull’unione di “Nippon Kogaku” e “Ikon”, e il suo significato è semplicemente “Giappone”.
La Nikon I, una fotocamera a telemetro prodotta nel 1948 e venduta in 739 esemplari. Il primo esemplare porta il numero di serie 6091 chiamata “Mother One”. La Nikon I è una fotocamera a telemetro di impostazione Contax con innesto obiettivi con passo a vite 39×1, ed è la pima di una fortunata serie di macchine a telemetro di Nikon commercializzate fino al 1960.

Nikon I – 1948

Dal 1948 al 1959

Nel 1952 nasce una rivista per appassionati e utilizzatori di Nikon “Nikkor Club” che promuove la cultura della fotografia. Nikon Optical Co. è il nome della prima sede statunitense della casa Giapponese creata nel 1953.
Nel 1959 nasce la Nikon F, una fotocamera talmente solida da risultare quasi indistruttibile, restata in produzione fino al 1973. Si è subito affermata come uno dei più completi sistemi fotografici dell’epoca, caratterizzato da ottiche e mirini intercambiabili. È stata la prima reflex ad essere dotata di un opzionale motore elettrico per l’avanzamento della pellicola. Nella sua storia, Nikon, ha fornito fotocamere a professionisti di fama mondiale, dai report ai fotoreporter di guerra, guadagnandosi una fama di affidabilità e qualità.

Nikon F – 1959

Insieme alla Nikon F, nel 1959, nasce anche il sistema di ottiche F-Mount che ancora oggi è utilizzato anche sulle più recenti reflex digitali.

La Nikon ha un primato utilizzare obiettivi anche di 50 anni fa su ogni fotocamera da essa prodotta (in alcuni casi con limitazioni dovute all’autofocus). Per molti anni gli obiettivi avevano innesti a vite. Il sistema a baionetta (come il Nikon F – Mount) era molto più veloce e pratico creando un collegamento tra fotocamera e obiettivo (all’inizio solo meccanico). In questo modo l’esposimetro della fotocamera riceveva sia l’informazione dell’apertura massima dell’obiettivo innestato sia quella del diaframma impostato. Questo sistema di innesto di obiettivi è “il più grande sistema di ottiche intercambiabili nella storia della fotografia”.

Innesto F-Mount

Dalla 1963 al 1999

Nel 1963 entra nel catalogo la prima fotocamera Nikon subacquea. La Nikonos è una fotocamera ad ottiche intercambiabili che sopporta una pressione di 6 atmosfere o 50mt di profondità.

Nikonos – 1963

Nel 1968 è fondata nei Paesi Bassi, ad Amsterdam, la Nikon Europe N.V.
Nel 1971 la Nikon fornisce alla NASA, per la missione Apollo 15, una versione spedcaile della Photomic FT. In base alle richieste della NASA, su questa versione, vengono apportate modifiche specifiche e ai materiali, come l’olio lubrificante.

Nikon Photomic ftn – 1971

La F401 è la prima vera reflex autofocus della Nikon presentata a metà del 1987 (sul mercato USA N4004).

Nel 1991 la Kodak produce la prima reflex digitale, la DCS – 100. Si trattava di una Nikon F3 standard con un dorso contenente il sensore da 1,3 MegaPixel, un motore MD – 4 (necessario per riarmare l’otturatore dopo lo scatto) modificato per contenere il convertitore analogico – digitale ed un’unita esterna collegata via cavo denominata DSU (Digital Storage Unit) contenente un hard disk e un display da 4”. Un anno dopo (1992) Kodak introduce la DSC – 200 costituita dal corpo Nikon F-81 e un dorso digitale che, a differenza del modello precedente, incorpora l’hard disk.

Kodak DCS – 100 – 1991 Kodak DSC – 200 – 1992

Dal 1999 ad oggi

Nel 1999 la Nikon presenta D1, la prima reflex SLR digitale progettata in quanto tale, non come rielaborazione di un modello a pellicola, pur integrandosi con i sistemi dei 35mm come le ottiche e gli accessori.
La Nikon D100 (2002) è stata la prima fotocamera reflex di Nikon indirizzata al mercato semi-professionale.
Nella metà del 2011 Nikon introduce sul mercato le prime Mirroless (senza specchio) chiamate Nikon 1 in produzione fino al 2018 quando è annunciato, ufficialmente, che non saranno più prodotte. Questa serie di fotocamere non ha avuto un grande successo ma ha dato il via allo sviluppo di Mirrorless da parte della Nikon, che era un po in ritardo rispetto ai concorrenti.


Da metà del 2018 nascono le Nikon Z, le nuove fotocamere Mirrorless, con sensore Full Frame CMOS da 24,3 MegaPixel e un display da 3,2″ (z6 e Z7).
Con la serie Z la Nikon crea un sistema di fotocamere Mirrorless di grande qualità e sicuramente non indirizzate agli amatori, visto anche i prezzi. Rispetto alle Reflex su queste fotocamere è presente un nuovo sistema di attacco per l’obiettivo chiamato Z-Mount, cha un diametro da 5,5 cm e 1,1 mm in più di quello F-Mount. Un sistema ottico di questo tipo permette maggiori aperture di diaframma e quindi maggiore luminosità degli obiettivi.

Nikon Z6

Nikon Z7

Concludo con una mia personale considerazione: la Nikon è sempre stata protagonista nella storia della fotografia, il sistema F-Mount ne è un esempio, tanto da essere la prima azienda di fotocamere ad avere una compatibilità con gli obiettivi sulle sue fotocamere per più di 50 anni. Per me questa caratteristica è molto importante perché è possibile scegliere tra una miriade di obiettivi, sia originali che universali. L’avvento delle fotocamere “senza specchio” è stata una vera rivoluzione tanto da vedere nei negozi quasi e solo questo tipo di fotocamere.

Non guardo le “senza specchio” in modo negativo ma credo che abbiano ancora dei costi proibitivi per una grandissima fascia di mercato non professionale dove ci sono persone che vorrebbero avere un controllo sulla fotografia, con programmi manuali (che solo delle SLR o Mirrorless possono dare), e che, non essendo professionisti del settore, non hanno dei budget così elevati da riuscire ad acquistare sistemi “senza specchio” che hanno si una qualità molto elevata ma anche dei costi davvero alti.

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