Obiettivi

In questo articolo vi parlo in modo dettagliato degli obiettivi, la loro storia, le caratteristiche e il loro utilizzo. Per fotografare non serve solo una fotocamera ma anche una lente, o serie di lenti, che permettono alla luce di convogliarsi verso il sensore (o il materiale sensibile) in modo tale da formare l’immagine.

Storia

I primi studi sulle lenti risalgono al 1500 in cui vengono creati lenti e diaframmi applicati al foro stenopeico migliorando la qualità delle immagini proiettate sulle pareti. Un attimo, fermi tutti, che cosa è il foro stenopeico? Per questa spiegazione dobbiamo scomodare Leonardo Da Vinci e la sua invenzione, la Camera Obscura. Era una camera stagna con un foro su una parete dal quale entrava la luce e veniva proiettata sulla parete opposta (capovolta). L’artista di turno faceva un bozzetto con misurazioni di quello che gli interessava e poi andava in studio e faceva la foto…. Ma che dico siamo nel 1500 🙂 …disegnava il quadro. Ma il primo vero obiettivo per la fotografia è stato sviluppato nel 1829 da Charles Chevalier che realizza le prime due lenti acromatiche, composte da un elemento positivo e da uno negativo con vetri ottici di potere dispersivo uguale e contrario. Produsse anche, per le fotocamere sviluppate da Alphonse Giraux (Dagherrotype), un obiettivo con focale di 403mm con diaframma f/11. Successivamente nel 1840 nasce il primo obiettivo calcolato matematicamente da Joseph Petzival con luminosità f/3 (che vedete nell’immagine di seguito).

Riepilogo del termine Reflex

Ripetiamo il significato del termine “Reflex” così dà capire meglio di cosa stiamo per parlare. Infatti quello che noi vediamo all’interno del mirino è esattamente ciò che, premendo il pulsante di scatto, andremo a impressionare. Questa valutazione è molto importante perchè se utilizzassimo una fotocamera con mirino non sullo stesso asse dell’obiettivo non avremo la stessa visione di quello che vediamo.
Questa problematica è stata presente nelle fotocamere analogiche (anche le prime digitali) “inquadra e scatta” che venivano anche vendute in formato usa e getta, avevano un mirino su un lato in alto e non si vedeva esattamente quello che avrebbe visto l’obiettivo.
Usando queste fotocamere per un uso casalingo (essendo anche molto economiche) non c’erano grossi problemi, ma se le avessimo utilizzate in ambito medico (o specialistico) sarebbe stato impossibile registrare correttamente i giusti piani di riferimento (ad esempio quelli anatomici).

Entriamo nel vivo

La traduzione inglese di obiettivi fotografici è “lens” io crede che essa renda meglio il concetto di cosa è un obiettivo, un insieme di lenti adattate a gruppi in un barilotto, di materiale plastico o metallico, che permette di convogliare la luce sul sensore o sulla pellicola.
Gli obiettivi si dividono in due famiglie, quelli fissi e quelli a focale variabile (detti comunemente zoom).


La lunghezza focale (il numero espresso in mm) è la distanza che c’è tra il centro ottico dell’obiettivo e il sensore (o il materiale sensibile), quando è variabile il centro ottico cambia e di conseguenza anche la sua distanza dal sensore.


Gli obiettivi si dividono anche in altre categorie: grandangolari (da 18 a 35mm), normali (da 35 a 60mm) e teleobiettivi (oltre i 60mm).
La differenza in queste ultime categorie, oltre alla lunghezza focale, è l’angolo di visuale (angolo di campo) nei grandangolari è 60° o superiore, nei normali va tra i 45° e i 60° e in quelli tele inferiore ai 60°. Il cambio di angolo di campo non significa perdita di qualità ma solo un cambio di visuale.
Quando si parla di obiettivo, e di luce che arriva al sensore, dobbiamo anche analizzare e comprendere che cosa è il diaframma e come funziona.


Sulla parte finale dell’obiettivo verso l’attacco che va alla fotocamera si trovando delle lamelle che si aprono e si chiudono in base all’utilizzo scelto.
Quando si acquista un obiettivo e si leggono le sue caratteristiche si può notare una lettera “f” minuscola con un numero 2.8, 3.5 o 5.6 che indicano la “luminosità” cioè l’apertura massima del diaframma. Più questo numero è basso e più è grande l’apertura del diaframma infatti gli obiettivi cosiddetti luminosi hanno una ampia apertura (1.2 – 1.4 – 1.8 – 2.8) ma proprio per questo sono anche molto più costosi degli obiettivi con minore apertura.
Di solito gli obiettivi con aperture elevate e quindi molto luminosi sono anche costruiti con una maggiore qualità di solito sono a focale fissa ma si trovano in commercio anche degli ottimi zoom molto luminosi.
Ho trattato in modo particolare la questione esposizione in questo articolo.
I valori dei diaframmi sono delle frazioni che dividono la lunghezza focale (f) al numero scelto infatti facendo un esempio: su un obiettivo 50mm impostando un diaframma f/2 sappiamo che il diametro del foro è di 25mm (50 diviso 2).

Obiettivi - differenze della lunghezza focale
Obiettivi - differenza angolo di campo

Distorsione

La distorsione è una problematica ottica che è presente in ogni apparecchiatura fornita di lenti. Solo gli obiettivi normali e gli obiettivi macro sono privi di distorsione mentre tutti gli altri (anche se minima) hanno questa problematica. Gli unici obiettivi che hanno la possibilità del controllo della distorsione sono quelli decentrabili (alla fine dell’articolo ne parlo). Tornando al tipo di distorsione prssente negli obiettivi dividiamo in due tipi: la distorsione a barilotto, che colpisce normalmente gli obiettivi grandangolari, e quella a cuscinetto, che colpisce i teleobiettivi. Credo che una immagine valga più di mille parole, quindi vi faccio vedere la differenza delle distorsioni con le immagini di seguito.

Obiettivi di uso specialistico

Dobbiamo dividere le famiglie degli obiettivi in altre due per usi scientifici (quindi con costi anche più elevati): obiettivi macro e obiettivi decentrabili. In realtà ci sono anche gli obiettivi chiamati FishEye (occhio di pesce) che hanno un angolo di campo molto esteso tanto da poter scattare foto a 180° ma credo che questi siano esclusivamente per appassionati e per scopi specifici.
Gli obiettivi macro hanno una caratteristica sostanziale, rispetto a quelli normali, si possono avvicinare molto al soggetto con ingrandimenti di 1:1 e oltre. Essendo stati creati per scopi scientifici non hanno distorsione. Se volete approfondire la fotografia macro potete andare su questa pagina


Gli obiettivi decentrabili sono stati creati per scopi geometrici e ingegneristici. Tramite una manopola si può decentrare la lente così da rendere le linee di edifici diritte senza la comune distorsione grandangolare a barilotto. Come già detto questi ultimi obiettivi non sono necessari nel armamentario di ogni fotografo, professionista o amatore che sia, ma sono per scopi specifici e soprattutto hanno un costo elevato.

Fattore di Crop

Un’ ultima considerazione molto importante è con quale sensore è equipaggiata la vostra fotocamera. Esistono due tipi di sensori, per uso generico, quelli Full Frame (pieno formato) e quelli APS-C (un po più piccolo). Esistono anche altre grandezze per esempio i formati ancora più grandi dei Full Frame ma sono per scopi molto specialistici e con costi elevatissimi. Se montiamo un obiettivo da 50mm su una fotocamera Full Frame avremo un angolo di campo di 47°. Se invece lo stesso obiettivo lo montiamo su una fotocamera con sensore APS-C dovremo moltiplicare alla lunghezza focale un valore (dichiarato dalla casa madre) chiamato “fattore di Crop”. Quindi, facendo un esempio con Nikon, se montassimo un obiettivo 50mm su una APS-C dovremo moltiplicare 1,5 (fattore di crop della Nikon) a 50mm quindi diventerà 75mm e l’angolo di campo invece di 47° diventerà intorno ai 30°. Nella pratica avremo semplicemente un avvicinamento al soggetto. Questo concetto è particolarmente importante nella scelta degli obiettivi perché se voglio scattare panorami devo sapere che se acquisto un 18mm e ho una APS-C sarà 27mm.

Concludendo

In questo articolo vi ho dato una infarinatura di che cosa sono gli obiettivi e quali sono i vari tipi e utilizzi. La scelta su quale sia giusto da acquistare bisogna che la facciate voi in base a quello che fotografate di più e soprattutto al vostro budget. Vi do qualche idea per aiutarvi:

Panorami – Grandangolo
Ritratti – Da 50 a 100mm
Sport – Tele
Safari – Tele spinto
Uso generico va benissimo uno zoom che copra una lunghezza focale di 18-300mm.

Se avete bisogno di acquistare fotocamere, obiettivi e accessori potete andare su questa mia pagina dove troverete un grande elenco con i vari link per l’acquisto.

Il mio sito contiene link affiliati Amazon e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

www.fotomedica.it